Parco Nazionale dello Stelvio

Il Parco Nazionale dello Stelvio figura tra le aree naturalistiche protette più estese del continente europeo, oltre che tra i più antichi parchi italiani (fu istituito nel 1935). Oltre il 40% della sua superficie complessiva, incluso il gruppo dell’Ortles-Cevedale, si trova in Alto Adige. Di questa ampia porzione, buona parte appartiene al territorio della Val Venosta. Il parco dello Stelvio è un autentico paradiso, frequentato da centinaia di alpinisti, sciatori, escursionisti e famiglie in cerca di pace, tranquillità e avventura.

La chiesa di Curon Vecchia, realizzata nel XIV secolo, fu completamente sommersa dall’invaso artificiale costruito dal governo fascista negli anni Venti. Dopo la guerra, il colosso industriale Montecatini, decise di dare piena attuazione all’antico progetto realizzato dal governo fascista e, quindi, di elevare ulteriormente il livello delle acque fino a 22 metri di profondità. Questa decisione costrinse parte della popolazione locale ad abbandonare le proprie case “in nome dell’interesse per il rafforzamento dell’industria nazionale”. La maggior parte degli abitanti vennero allontanati con la forza e durante l’estate del 1950 il governo distrusse oltre 160 abitazioni private, mentre l’intero centro di Curon e parte del borgo di Resia furono sommersi. Nonostante il dolore dei residenti, invitati ad trasferirsi in alloggi di fortuna, lo Stato procedette con i lavori, dando vita a quello che oggi è uno dei bacini lacustri più suggestivi al mondo, da osservare in religioso silenzio da una delle sue sponde.